È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge, che introduce misure di sostegno a imprese, professionisti, lavoratori autonomi e agli operatori economici coinvolti dall’emergenza Covid.
Il provvedimento stanzia complessivamente 32 miliardi di euro di risorse, pari allo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento. In particolare, oltre 11 miliardi di euro sono per i contributi a fondo perduto destinati ai titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per tutti gli enti non commerciali e del terzo settore.
A chi spetta
Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019. Per definire gli importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.
Sono cinque le fasce di contributo a fondo perduto determinato in percentuale sul fatturato del 2019:
Tale importo non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150 mila euro. Anche le start up potranno accedere ai sostegni.
Le domande potranno essere presentate all’ Agenzia delle Entrate a partire da mercoledì 30 marzo e fino al 28 maggio 2021.
Stanziato, presso il Ministero dello sviluppo Economico un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno delle grandi imprese temporaneamente in crisi a causa dell’emergenza Covid, che consente di intervenire attraverso la diretta concessione di prestiti, al fine di garantire continuità alle imprese dai 250 dipendenti in su che hanno un fatturato superiore ai 50 milioni di euro o un bilancio superiore ai 43 milioni, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati rimborsabili in 5 anni.
Previsto anche un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno alla ricerca e alla riconversione industriale del settore biofarmaceutico verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini.
Ulteriori misure a sostegno delle attività:
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